Scheda sintetica
Nel panorama degli studi relativi all’applicazione delle nuove tecnologie ai contesti di disabilità psico-motorie, sono emerse importanti evidenze scientifiche, come ad esempio ricerche Evidence Based (Calvani, 2012; Cottini e Morganti, 2013), relative ai benefici apporti dell’utilizzo della Media Education per il miglioramento di specifici aspetti psico-sociali della persona portatrice di disabilità psico-motoria. Vari disturbi e conclamate patologie quali ad esempio sindromi a base genetica, disturbi specifici dell’apprendimento, ADHD, autismo ad alto funzionamento e patologie relative alla disabilità motoria, sono state prese in considerazione sia con l’ausilio di nuovi strumenti metodologico-didattici ormai tradizionali quali peer-tutoring o cooperative learning, sia con metodologie più recenti quali appunto la Media Education (Besio, 2005; Fogarolo,2012), la Fototerapia e le nuove forme di Cinemavideoterapia (…). UN tema chiave che attraversa l’impiego di queste tecnologie e che sta alla base dell’intervento qui proposto da Alpha Onlus, sta proprio su due assi paralleli:
- Il lavoro sull’auto-consapevolezza della propria specificità individuale e sulla valorizzazione delle proprie risorse personali.
- L’approfondimento e la diffusione del “sapere sulle disabilità” che può consentire una ridefinizione dello stereotipo relativo a tale patologia e al contempo sulla partecipazione attiva di tale ridefinizione da parte dei soggetti stessi affetti da tale patologia.
Questo tipo di lavoro può quindi contribuire al miglioramento e allo sviluppo di tale “sapere” all’interno di vari contesti sociali quali ad esempio la famiglia e l’autonomia abitativa, l’inclusione sociale, i contesti lavorativi e quello oggetto di tale intervento relativo alla comunicazione offerta dai social media e dalle piattaforme video presenti su internet. In tal modo i prodotti realizzati all’interno del progetto si muoveranno attraversando l’autoconsapevolezza per giungere in primis al gruppo famiglia, al gruppo classe poi per arrivare infine al mondo esterno (cosiddetto mondo virtuale). Tale prospettiva viene proposta da Alpha Onlus in un’ottica integrativa che coinvolga il gruppo famiglia che ruota intorno al soggetto portatore di disabilità.